#4 InquinaMenti Talk: "Seb tra musica e confidenze"
- inquinamentiacustici
- 10 gen 2021
- Tempo di lettura: 3 min
Moquette nasce nel novembre del 2018, al ritorno da una vacanza in Germania.
Mi capita spesso di scrivere di getto, mezz'ora ed era fuori il brano, così com'è oggi.
E' un insieme di immagini, di scene che si susseguivano nella mia mente e che ho fedelmente riportato nella canzone. Il bacio è come un amore lasciato a metà, è un bacio finito nel momento più bello.

Quando hai capito che la strada artistica-musicale era proprio la tua?
Il giorno che ho ricevuto in regalo la mia prima chitarra da mio padre ho capito che la musica sarebbe stata tutta la mia vita, non è solo una frase ad effetto per fare scena.
Fin da piccolo ho amato la musica, passavo l'estate a guardare i videoclip musicali su MTV. Sapevo cosa volevo. Dopo alcuni anni a provare, imparare, cercare elementi ho fondato i "The Bleach", la mia band con la quale ho passato otto anni incredibili della mia vita. Da lì non mi sono più fermato, cercando di alzare sempre l'asticella! Adesso sono qui con un progetto nuovo e un contratto discografico in mano.
C'è un evento particolare nella tua vita che ti ha plasmato per essere quello che sei oggi?
Ho passato alcuni momenti difficili. Nel giro di due anni ho perso prima mio padre e poi mio fratello. Mi sono rialzato anche grazie alla musica che è stata il mio principale canale di sfogo.
Se potessi vivere un concertone storico, a quale non potresti mai mancare?
Ti dico due concerti: Il Live Aid a Wembley del 1985, per l'importanza e la risonanza che ha avuto a livello mondiale. Poi direi il live Unplugged dei Nirvana su MTV del 1993, per l'intimità per l'aura che emana quel concerto, definito storico dai fan del rock e del grunge.
In qualche modo hanno influenzato il tuo percorso musicale?
Si molto. Kurt Cobain mi ha ispirato soprattutto nei primi anni dell'adolescenza quando ho fondato la band The Bleach, nome preso proprio dal famoso album dei Nirvana.
Live Aid invece è stato un punto di riferimento per tante generazioni di musicisti. Vedere i migliori artisti del panorama mondiale calcare lo stesso palco è qualcosa che è successo raramente nella storia della musica.
Bèh! Caro Seb raccontaci una figura di merda fatta durante un live! Dicci che sei uno "de noiantri"!
Ovvio che ho fatto figure di merda! -Ride-
Una volta con la band siamo stati chiamati a suonare ad un compleanno. Era una festa a sorpresa e praticamente aspettavamo il festeggiato pronti con gli strumenti in mano.
Allora mi sorge un dubbio: come si chiamerà il festeggiato? Essendo una festa a sorpresa mi ero ritrovato a parlare con tutti e nessuno aveva detto il suo nome. Chiesi al cameriere il nome del festeggiato e lui rispose Francesco.
Entrò il festeggiato e partimmo con il "Tanti Auguri" a Francesco con tutta la voce che avevo, niente si chiamava Luca!
Una sorpresa a trecentosessanta gradi!
Se potessi tornare indietro nel tempo, a livello musicale, rifaresti tutto allo stesso modo oppure cambieresti qualcosa?
Sicuramente si sarebbero potute fare scelte diverse, ma eravamo molto giovani e lontani da contesti e città che contano nel panorama musicale italiano. Forse è stato giusto così. Ho imparato dagli errori, sono cresciuto musicalmente a pane e concerti! Ho girato tanto e conosciuto tanta gente, quindi, ti dico che rifarei tutto "quasi" allo stesso modo.
Se dovessi associarti ad una super citazione, quale sarebbe la tua?
"Quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo. Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero. Ma su un punto non c'è dubbio. Ed è che tu, uscito da quel vento, non sarai lo stesso che vi è entrato."
Murakami
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