#8 InquinaMenti Talk: "Solo si racconta"
- inquinamentiacustici
- 19 gen 2021
- Tempo di lettura: 2 min
Ho sempre scritto da piccolo ma poi ho deciso finalmente di provare io stesso a cantare quello che avevo dentro, di urlarlo al mondo.
Il mio è stato un vissuto parecchio "particolare" e nei miei pezzi lo racconto, forse per farmi e fare forza a chi, come me, si sente solo nella vita; per la sua diversità, le sue fragilità.
Scrivo i testi e le musiche/linee melodiche di tutti i miei brani, oltre a scrivere e dirigere i miei videoclip (avendo fatto un'accademia di cinema a Cinecittà).
Da più di un anno collaboro con i miei attuali produttori che si occupano dell'arrangiamento e della supervisione musicale.

Cosa ti ha segnato profondamente per spingerti a fare musica di una certa intensità?
La mia vita, quello che ho passato, quello che ho provato "Il dolore è un nemico per chi non lo capisce" ma se riesci a trasformarlo può diventare arte.
Solo (personaggio) si potrebbe definire quindi una persona che ha fatto del dolore un fedele amico? Chi è Solo nella realtà?
Si , diciamo di si.
Solo nella realtà è un ragazzo abbastanza normale che prova a raccontare le sue paure, le sue ferite attraverso la musica.
Progetti per il nuovo anno?
Sfondare.
Qual è l'artista con cui ti piacerebbe confrontarti o addirittura poter creare un feat?
Vasco Rossi e Tiziano Ferro in Italia, estero sicuramente The Weeknd.
Se potessi viaggiare nel tempo quale sarebbe il concerto storico a cui non potresti mancare?
Live Aid '85, vorrei rivivere i Queen.
Quale canzone (non tua) in assoluto è quella che più ti rispecchia?
Che Dio Mi Benedica di Luchè assolutamente. La trovo molto simile alla mia scrittura e mi rispecchia molto.
Come l'hai vissuto il periodo del lockdown artisticamente parlando?
Il primo molto molto produttivo, questo qui un po' depresso. La mia giornata tipo: sveglia presto. Lettura, palestra, provare a scrivere (anche se è stato difficile in quel periodo) tanto cibo e depressione!
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