#28 InquinaMenti Talk: "Cartagine, chitarra in spalla e una una laurea in scienze politiche"

Il mio progetto è la mia forma d’espressione migliore, rispecchia ciò che vivo. Assorbo influenze che cerco di rielaborare in un linguaggio personale. Polo Nord è la sintesi di questo anno incerto, con una storia d’amore da esorcizzare.

Cosa ti ha spinto a fare musica?

Faccio musica da quando ero piccolo, sono cresciuto con una chitarra in spalla e in adolescenza dopo vari progetti in band ho iniziato a lavorare come solista.

C'è un'artista o un movimento che ti ha plasmato di più e perché?

Il Pop-Punk per l’energia che mi trasmetteva e l’indie rock per il sound e le melodie.

Se potessi tornare indietro nel tempo per conoscere un big storico della musica chi sarebbe e come esordiresti?

Senza dubbio Kurt Cobain, ed esordirei con “Come as you Are”.

Mi racconteresti della classica figura "emmè" che ognuno di noi ha combinato durante un live?

Ne ho una bella lista purtroppo. La peggiore fu senza dubbio quella in cui all’acuto finale, per lo sforzo, ho avuto un calo di pressione, con conseguente accasciamento.

Hai una causa in particolare che sposi e in cui metteresti a disposizione la tua musica?

Ce ne sarebbero molte, potendo scegliere direi la legalizzazione delle droghe leggere, un tabù assurdo imposto da una cultura di mentalità chiusa.

Chi è Cartagine nella realtà?

Un ragazzo di 24 anni, con una laurea in scienze politiche e qualche piccolo lavoro affiancato alla grande passione per la musica.

Concludiamo con una frase che racchiude un pò tutto il tuo mood.

“Pensi al bambino che eri un tempo,

l’hai reso felice guardandoti adesso?”

Da Stuntman dello scorso album.